Fugge frattanto, fugge il tempo irrecuperabile.(Virgilio)
Il più delle volte non ci fai caso, ma poi capitano momenti che ti fermi e comprendi quanto il tempo sia veramente "troppo" veloce.
Ma noi, come cita una canzone, "Allontaneremo la malinconia salutando dalla nostra finestra il tempo che passa e se passando ci riconoscerà anche il tempo perduto... anche il tempo sbagliato ci risponderà".
Ma non è del tempo che voglio trattare in questo mio post, bensì degli strumenti che scandiscono le ore: gli orologi.
L'uomo ha sempre mostrato il desiderio di poter misurare il tempo. Dapprima si limitò ad osservare l'alternarsi del giorno e della notte, dell'alba e del tramonto. Passò poi all'uso di diversi strumenti per misurare il passare delle ore; strumenti che di sicuro conoscete.
Il post di oggi vuole presentarvi solo qualche curiosità legata al mio periodo storico o poco prima... ma devo confessarvi che gli orologi sono la mia passione!
Intanto voglio presentarvi Il "PLANISFEROLOGIO", uno strumento molto affascinante: esso nasce per opera del veneziano di Bernardo Facini.
Lo strumento, conservato nei Musei Vaticani, non può considerarsi un orologio, bensì un vero e proprio apparato astronomico funzionante attraverso un dispositivo ad orologeria. Ben ventiquattro sono le indicazioni fornite dal planisferologio, tra cui i minuti e le ore astronomiche, le eclissi del Sole e della Luna, i tempi dell'alba e del tramonto regolabili secondo varie latitudini, il passaggio dei pianeti allo zenit, i tempi degli equinozi e dei solstizi, e così via.Il planisferologio, completato nel 1725, fu grandemente apprezzato dalla duchessa Dorotea Sofia di Neuburg, moglie di Francesco Farnese, la quale pose lui e la sua famiglia sotto la sua personale protezione e provvide ad una loro adeguata sistemazione, tanto che nel 1720 il F. affittò la casa e il negozio di Venezia e si trasferì definitivamente a Piacenza; inizialmente alloggiato nelle vicinanze del palazzo Farnese, si spostò ben presto all'interno del palazzo su invito della stessa duchessa e qui visse per il resto della sua vita.
Orologio a Portico
Sofisticato ed elegante esempio di orologio viennese con 4 colonne in alabastro. Pregevoli decori in madreperla applicati su cassa ebanizzata. Movimento "a filo" con pendola "a compensazione". Batte ore e quarti con richiamo dell'ora ad ogni quarto, datario su quadrante e particolare carillon con meccanismo complesso a 3 melodie.
Orologio a Portico con altalena (Luigi XVI)
Pendola da camino in bronzo dorato
Pendola bronzo e porcellana.
"Pendule boulanger" forse con riferimento alla bilancia del fornaio per via della catena che la teneva appesa al muro. La decorazione, quasi sempre floreale, era diversa per ogni pendola in quanto eseguita manualmente.
Orologio con miniatura offerto dalla Regina Maria Antonietta
a Mme de Tourzel governante dei figli.
Maria Antonietta nutriva una vera e propria passione per gli orologi creati da Breguet. Pronta com’era ad adottare ogni novità di cui intuiva il futuro successo, la Regina aveva acquistato dal geniale inventore parecchi segnatempo, fra cui un «orologio perpetuo» munito di un dispositivo di carica automatica messo a punto dallo stesso Breguet.
La scatola che lo contiene è composta da più di 3.500 pezzi scolpiti nel legno dell’albero di quercia favorito da Maria Antonietta che si trovava nella residenza di Versailles. La secolare pianta dopo il suo decesso è stata rimossa e Breguet ottenne alcuni pezzi del suo legno proprio per la costruzione di questa confezione così speciale.
Breguet diventò l’orologiaio di fiducia delle personalità di maggior spicco degli ambienti scientifico, militare, finanziario e diplomatico dell’epoca e grazie alle sue opere scandì il tempo delle più grandi corti europee.
Allen Kurzweil, "L' orologio di Maria Antonietta".
Se volete conoscere ulteriori informazioni, vi consiglio la lettura di questo libro. Il libro di Kurzweil è ricco dei dettagli, soprattutto nella descrizione dei meccanismi ingegnosi di altri tempi, e l'amore per i libri e le biblioteche.
Grazie per la cortese attenzione...
Grazie per la cortese attenzione...
11 commenti:
I tuoi post,sono sempre eleganti e spiegati con garbo.Poi è bello salire sulla macchina del tempo e venire trasportati in epoche lontane dove non esiste il tempo.Qui si respira aria antica di curiosità e di conoscenze,come questi meravigliosi orologi.Il mio preferito è quello viennese.Baci,Rosetta
Grazie Rosetta, i tuoi commenti mi fanno molto piacere!! Un bacio.
un post interessante, molto interessante....un abbraccio e buon fine settimana lory
Grazie Lory, domani sarò ad una cena importante e sono molto emozionata!! Un bacio!!
Non so se sono le immagini, non ho capito se e' la musica in sottofondo, se sono le tue parole, certamente il viaggetto da te mi coinvolge sempre molto!
Grazie per essere passata!
Un acro saluto...
Silvia
Bellissimo post con il Tempo come tematica centrale, da una fissata di orologi, tanto che senza uno al polso mi sento nuda, l'ho adorato e specialmente le belle immagini di quegli splendidi planisferologi, davvero non capisco come qualcuno potesse progettare e far funzionare un meccanismo tanto complesso!
Sono contenta cara Silvia se passare da me, ti procura piacere. Grazie anche a te Mauser per i tuoi graditi complimenti.
Un fantastico post e grazie per le splendide immagini!!! Un abbraccio
Mi hai lasciata senza parole!!!
Il tuo blog e' veramente bello,sembra di fare un viaggio con la macchina del tempo....Atmosfere d'altri tempi...che meraviglia!Cri.
P.S.:ti ringrazio per essere passata da me!
Sono stupendi questi orologi...ed è stupendo anche il tuo blog!
Buona giornata Tilli
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